oggi in Consiglio: lavoro flessibile, scadenze versamento Tares, condanna di un gesto criminoso
è
continuata oggi in aula la discussione della mozione presentata dall’opposizione
sui rapporti di lavoro flessibile. Oggetto della mozione era sostanzialmente
quello di invitare l’amministrazione ad adoperarsi in sede di bilancio
preventivo a mettere in campo tutti gli sforzi finanziari necessari a far
proseguire l’esperienza lavorativa a tutte e trentacinque unità lavorative che
sino a poco tempo fa erano in somministrazione.
Il
dibattito è stato animato da un clima estremamente costruttivo, finalizzato a
trovare una determinazione condivisa sull’argomento. Il testo originario della
mozione è stato emendato corposamente in aula con disponibilità reciproca di
maggioranza e opposizione di ottenere un risultato condiviso.
Come
maggioranza abbiamo voluto sottolineare, chiedendo che fosse citato nella
mozione, il fatto che la Giunta ha definito il piano triennale del fabbisogno
del personale e delle assunzioni prevedendo nelle more dell’espletamento delle
procedure di reclutamento di personale forme concorsuali e di mobili, cosa per
altro annunciata in campagna elettorale e che costituisce il caposaldo della
riorganizzazione del personale.
Parallelamente
a questo percorso, la determina assunta oggi in Consiglio Comunale impegna
l’Amministrazione, in sede di bilancio preventivo, a mettere in campo tutti gli
sforzi finanziari necessari, in funzione delle risorse disponibili e delle
esigenze gestionali e operative degli uffici, per mantenere, anche a rotazione,
lo stesso livello occupazionale di lavoro flessibile precedente alle criticità
rappresentate e quindi in risposta al fabbisogno dell’Amministrazione per
garantire gli standard dei servizi.
La seduta è poi proseguita con l’approvazione
della determinazione delle rate e delle scadenze di versamento del tributo
comunale sui rifiuti e sui servizi per l’anno 2013 che avverrà in 6 rate.
Prima di concludere la seduta abbiamo,
inoltre, votato un ordine del giorno illustrato dalla Presidente Esposito, attraverso il quale il Consiglio Comunale esprime
solidarietà nei confronti di Roberto Fiori, Amministratore Unico della Soc.
Movistrade e condanna il grave gesto criminoso che ha colpito l’imprenditore algherese
e la città tutta. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio scorso, infatti un vile
attentato ha causato il rogo di cinque mezzi impiegati per la realizzazione
della nuova strada che collega Sassari ad Alghero.
Di seguito il testo del mio
intervento sulla mozione sui rapporti di lavoro flessibile
CONSIGLIO COMUNALE
– 31/07/2013
Grazie Presidente,
Quando
si parla di lavoro, occorre certamente molto realismo. Condivido totalmente il
tenore e i contenuti dell’intervento fatto ieri in aula dal Consigliere Daga.
Occorre
ribadire con chiarezza e fermezza che “non
è compito di un’Amministrazione Comunale fungere da Ufficio di Collocamento,
quanto piuttosto (...) pensare ed attuare azioni che favoriscano il rilancio
delle imprese e dell’economia del territorio”, che è il concetto espresso da
questa maggioranza fin dalla campagna elettorale e ripreso dal Sindaco Lubrano
nelle dichiarazioni programmatiche di inizio mandato.
È
proprio per rispetto verso le persone coinvolte e ai cittadini tutti che,
quando si parla di lavoro, occorre stare molto attenti, evitando il rischio di
fare facili promesse o individuare soluzioni popolari ma non sostenibili.
Sarebbe rovinoso continuare ad affrontare il problema della disoccupazione
cercando solo di creare posti di lavoro nella pubblica amministrazione, senza
pensare alle reali necessità degli enti, alle loro finalità e alla loro
situazione finanziaria. È una scorciatoia che spesso la politica in generale ha
perseguito, ma è quella politica che sfugge alle proprie responsabilità, che
sono quelle di governare i processi e di assumersi la responsabilità di
scegliere e di scegliere il meglio per la comunità.
Ed
è esattamente quello che questa maggioranza vuole fare: assumersi la
responsabilità di scegliere.
La
Giunta comunale con la Delibera n° 227 del 05.07.2013 ha definito il piano
triennale del fabbisogno del personale e delle assunzioni che porterà già dal
2013 alla possibilità di assumere personale attraverso concorso (5 unità
nell’arco del triennio), per mobilità (fino a 16 unità nell’arco del triennio)
e anche 2 dirigenti.
Nella
delibera appena citata si legge, inoltre, testualmente anche che “nella more
dell’espletamento delle precedure di reclutamento di personale a tempo
indeterminato viene autorizzata la corrispondente spesa per il reclutamento di
personale con contratto di lavoro flessibile, secondo il fabbisogno risultante
dal presente provvedimento, nei limiti di cui all’art. 163 del D.lgs 267/2000
ed in seguito all’approvazione del bilancio, nei limiti di quanto ivi
previsto”;
Ci
sarà certamente ancora spazio per i contratti di lavoro somministrati, ma in
sintonia con quel che prevede la normativa vigente per quella forma
contrattuale, ovvero per fabbisogni eccezionali dell’Amministrazione.
Trovo
assolutamente opportuno questo indirizzo politico della maggioranza: indirizzarsi
verso un piano del personale che favorisca progressivamente le assunzioni per
concorso. In questa maniera ci si orienterà alla valorizzazione del merito e a
garantire a tutti la possibilità di concorrere; si andrà oltretutto a ridurre
al minimo le assunzioni con contratti di somministrazione, non certo la forma
contrattuale più adatta a garantire da un lato alle persone quel minimo di garanzie
per guardare con più sicurezza al proprio futuro dall’altro agli uffici di
poter contare su personale in pianta stabile per l’espletamento di importanti
compiti amministrativi. Mi chiedo infatti con quale animo si possano delineare
le proprie prospettive future con contratti rinnovati ogni due mesi o anche di
anno in anno ma che relegano comunque le persone in una condizione di
precarietà lavorativa, questa si continuativa e legata alle congiunture
economiche del periodo o alle scelte dell’amministrazione di turno. Così come
mi chiedo come si possa seriamente programmare il lavoro degli uffici e quindi
i servizi da rendere alla collettività sapendo di poter contare su personale
che proprio per la formula contrattuale può garantire un impegno limitato nel
tempo.
Fatte
queste premesse, nel mentre si va nella opportuna direzione auspicata e
tracciata dalla maggioranza, cioè favorire forme di assunzione tramite concorsi
e in relazione alle esigenze funzionali degli uffici, credo sia una soluzione
di buon senso in fase di definizione del bilancio di previsione trovare risorse
aggiuntive per garantire a tutti i lavoratori somministrati che hanno lavorato
ultimamente in seno all’amministrazione di essere richiamati a lavoro in
funzione e delle risorse disponibili e delle esigenze che i vari servizi
richiedono, anche eventualmente a rotazione.
Con
la precisazione oltretutto che gli interinali non hanno un rapporto di lavoro
diretto con l’Amministrazione, ma per il tramite di un soggetto terzo che in
risposta alla chiamata al lavoro delle figure professionali richieste
dall’Amministrazione propone le figure più idonee per esperienza e requisiti,
per cui per lo meno si impone una modifica di una parte del deliberativo in cui
si fa riferimento “per non far perdere a questi collaboratori la possibilità di
proseguire, al pari degli altri, il rapporto di lavoro (…)”.
In
chiusura di intervento propongo, quindi, una serie di emendamenti condivisi da
tutta la maggioranza:
1)
cassare nella parte espositiva della mozione da “che tale scelta, seppur (…)”
fino a “potenziati;”
2)
inserire prima di “ciò premesso (…) il seguente passaggio: “atteso che la
Giunta Comunale con Delibera n° 227 del 05 luglio 2013 ha definito il piano
triennale del fabbisogno del personale e delle assunzioni prevedendo nelle more
dell’espletamento delle procedure di reclutamento di personale forme
concorsuali e di mobilità;”
3)
cassare completamente il secondo capoverso del dispositivo finale;
4) modificare
il primo capoverso come segue: “tutti
gli sforzi finanziari necessari, in funzione delle risorse disponibili e delle
esigenze gestionali e operative degli uffici, per mantenere lo stesso livello
occupazionale, anche a rotazione, di lavoro flessibile;” (quest’ultimo emendamento ha trovato poi estensione definitiva in una
breve conferenza di capigruppo nella quale ha assunto la seguente forma: “tutti
gli sforzi finanziari necessari, in funzione delle risorse disponibili e delle
esigenze gestionali e operative degli uffici, per mantenere, anche a rotazione,
lo stesso livello occupazionale di lavoro flessibile precedente alle criticità
rappresentate.”)
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