L’EMERGENZA AMIANTO IN COMMISSIONE AMBIENTE
L’obbiettivo e quello di individuare un piano di intervento immediato ed
efficace contro la presenza di amianto in città. Il lavoro della
Commissione Ambiente, riunitasi ieri per affrontare la questione amianto, sostanza le cui polveri respirate, sono all’origine di diverse patologie
tumorali, sarà un punto di partenza sul quale basare le azioni a breve e medio
termine per affrontare quella che ha
assunto a tutti gli effetti i contorni di una emergenza sanitaria e sociale in
tutta la Sardegna.
Quel provvedimento impegnava l’Amministrazione a mettere in essere tutta
una serie di azioni finalizzate a creare la giusta sensibilizzazione sui gravi
e irreversibili danni che l'amianto provoca e ad attivare quelle azioni utili a
eliminare l’amianto presente nel nostro territorio. La percentuale dei casi di Mesoteliomi rilevati dal COR Sardegna nel
periodo 2005/2008, parlano chiaro. Il 30% delle Vittime sono donne la cui
esposizione è stata classificata di origine NON professionale. Tali dati, sono indicativi della portata del fenomeno e
della diffusione ubiquitaria dell’amianto e ci spronano a far presto.
“Dando seguito al voto dell’aula – ha detto Raimondo Cacciotto, presidente della V
Commissione - abbiamo concordato con l’Assessore Riva di affrontare
con i consiglieri comunali della Commissione questo argomento per avviare un
progressivo percorso che nel più breve tempo possibile ci porti a individuare
le azioni più utili dal punto di vista della prevenzione e dell’informazione
diretta ai Lavoratori, ai cittadini, agli enti pubblici e privati con l’obiettivo di deamiantizzare il nostro
territorio”.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche Salvatore Garau e
Pietro Soggiu, rispettivamente Presidente e Segretario di AFeVA Sardegna,
Associazione dei Familiari e delle Vittime dell’Amianto. Garau, nell’auspicare
la giusta attenzione sull’argomento, ha sottolineato che il punto di partenza
della lotta all’amianto e a tutto ciò che provoca è la consapevolezza del fatto
che questa tragedia era evitabile e che i morti e i malati che si contano oggi
sono il frutto amaro di esposizioni ad amianto del passato, anche recente, e
che quelli che si conteranno domani saranno l’amaro frutto di ciò che non si
sarà in grado di fare.
L’argomento è stato oggetto di diversi interventi da parte dei consiglieri
comunali, che hanno fatto emergere la volontà di mettere in rete soggetti
pubblici e privati al fine di contenere drasticamente i costi di bonifica e
sostituire le strutture in amianto con tecnologie solari che permetteranno alle
famiglie non solo di compensare i costi ma anche di risparmiare sulla bolletta
energetica.
“Sarà opportuno iniziare ad avere dei dati puntuali, censendo e
georeferenziando l’amianto presente su tutto il territorio comunale - ha concluso
l’Assessore all’Ambiente Elena Riva –
agendo prontamente, come richiede un’emergenza sanitaria e sociale di questa
portata. Nei prossimi giorni con il Presidente Cacciotto e il personale
dell’ufficio ecologia ci ritroveremo per fare sintesi del contributo della
Commissione e individuare un piano di intervento immediato ed efficace”
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