SALA ROSSA DEDICATA A MARTINO LORETTU. IL CONSIGLIO COMUNALE ACCOGLIE LA PROPOSTA

Nella seduta del 12 agosto il Consiglio Comunale ha votato favorevolmente la proposta presentata dal Presidente del Consiglio e dal Sindaco di intitolare una delle sale del Palazzo Civico di via Columbano a Martino Lorettu.

Di seguito il mio intervento nel corso della discussione generale.


Grazie Presidente,

è con un pizzico di emozione che prendo la parola oggi, inevitabile quando si ricorda una persona a cui si è voluto bene e alla quale nonostante il tempo ci legano ricordi affettuosi e belli.

Ringrazio il Presidente del Consiglio e il Sindaco per la proposta che accolgo favorevolmente.

24 anni fa, a soli 60 anni, morì il caro zio Martino: era il 13 maggio del 1996, qualche giorno prima un ictus lo aveva colpito sui banchi del Consiglio Comunale.

17 gli anni che avevo nel ‘96, allora, giovane liceale che non aveva ancora messo a fuoco la passione per il bene comune in un servizio diretto nelle istituzioni e che ancora con poca attenzione seguiva le vicende politiche cittadine.

Le nostre vite si sono incrociate per un lasso di tempo decisamente breve per poterne seguire da vicino la sua azione politica, ma sufficientemente ampio per poterne apprezzare, nel contesto familiare, lo spessore umano, il rigore etico e morale che lo contraddistingueva, e percepire la smisurata dedizione e la passione che dedicava all’impegno sociale e politico.

 

Lo ricordo come uno zio premuroso e attento, capace di dare il giusto valore al tempo dedicato alla famiglia, capace di sorridere e scherzare con la figlia Maria Paola e noi nipoti.

Lo ricordo appassionato anche alla campagna, e mi tornano alla mente le immagini che lo ritraggono intento nel raccogliere la frutta dagli alberi o dai filari della vigna. Forse il tempo trascorso in campagna era anche tempo da passare in spensieratezza, per rifiatare solo per pochi attimi dall’impegno politico.

 

Consigliere regionale dal 1974 al 1994, sindaco della città di Alghero nel 1965 e consigliere comunale fino al giorno della sua scomparsa, non avendo una conoscenza diretta della sua attività politica mi piace ricordare le parole del Presidente Selis all’indomani della sua scomparsa, nell’aula del Consiglio Regionale che lo vide protagonista per quattro legislature <<Molti in quest'Aula lo hanno conosciuto e lo hanno visto al lavoro ed hanno potuto apprezzare la sua preparazione, la sua correttezza nei rapporti, ma soprattutto la costanza del suo impegno e la serietà con la quale affrontava tutti i problemi, anche quelli apparentemente di secondaria importanza.

Basta scorrere le sue schede personali delle varie legislature per constatare che non vi è stato problema piccolo o grande di questa nostra Sardegna che non abbia visto il suo intervento fattivo. Troppo lungo sarebbe elencare le sue proposte di legge o, da assessore, i suoi disegno di legge. Egli era un osservatore attento della società sarda e dei suoi problemi e il suo impegno è stato sempre quello del bene comune>>.

 

Risuona ancora straordinariamente attuale un suo pensiero riportato sull’ultima pagina del libro “Martino Lorettu. L'attività politica in vent'anni di consiglio regionale” edito da Mediando, è curata da Simonetta Tola e Mario Bruno e voluta dall’Associazione un’Isola nel decimo anniversario dalla sua scomparsa di Lorettu: «Viviamo in una società sempre più avvertita e consapevole, che non accetta più di farsi irreggimentare entro schemi artificiosi e precostuiti, che rifiuta di essere oggetto inerte di decisioni calate dall’alto, che respinge i condizionamenti clientelari del potere, che ha coscienza dei propri diritti e che chiede con forza di partecipare alle decisioni sul proprio destino». 

 

In un tempo nel quale soffia forte il vento dell’antipolitica riscoprire la figura di politici come lui credo sia prezioso per riscoprire la dignità e la responsabilità con la quale si dovrebbe sempre misurare chi ricoprire un ruolo nelle istituzioni pubbliche.

Si parla spesso di rinnovamento della politica, ma la differenza la fanno sempre le persone, capaci di iniziativa, di studio, di proposta, e capaci di assumersi le proprie responsabilità. Il suo ricordo, il ricordo del suo impegno può essere certamente di esempio, per me certamente lo è.

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