L'impegno continua!

La campagna elettorale è finita. Una campagna che abbiamo vissuto intensamente, senza risparmiarci, facendo tutto quello che è necessario fare per una candidatura che punta all’elezione e per contribuire a fare di Francesco Pigliaru il prossimo presidente della nostra regione.

Una campagna elettorale nella quale abbiamo girato il territorio in lungo e in largo, incontrato persone, intercettato problemi e necessità, ascoltato tante storie, alcune liete, altre di forte disagio e disperazione.
Una campagna elettorale condotta con sobrietà, senza eccessi, certamente con un budget limitato rispetto ad altri candidati, ma con la consapevolezza che il tempo presente ci chiede anche testimonianze concrete in questo senso.

Una campagna elettorale corretta nei toni, in cui abbiamo cercato di esprimere in modo chiaro la nostra idea di Sardegna.
Una campagna elettorale che è stata l’opportunità di dare un contributo per fare vedere che è possibile fare e vivere una politica tesa al bene della comunità.  Abbiamo provato a dire, anche raccontando la nostra storia, che la migliore risposta alla malapolitica o all’antipolitica è paradossalmente fare più politica, farla bene e meglio.
Occorre partecipare. Non mi rassegno a una politica che aliena la prospettiva di speranza delle persone e combatto l’idea che una società possa pensare di risolvere i problemi della politica e quindi della vita quotidiana, non andando a votare o indirizzandosi sul cosiddetto voto di protesta. Questa è una società che ha perso la SPERANZA, ma guardare al futuro senza speranza NON è POSSIBILE.
Rigenerare la speranza è un impegno che riguarda tutti, tanto chi ci mette la faccia, entusiasmo, per ricoprire incarichi istituzionali, quanto ogni singolo cittadino che al diritto di rivendicare una politica seria e responsabile affianca anche il dovere di accompagnare chi fa politica nelle istituzioni lungo tutto il mandato. Non deleghe in bianco, passiamo alla stagione della partecipazione e della proposta.
L’unica cosa di onorevole che distingue un consigliere regionale è il servizio che svolge per la comunità. Un’opportunità da vivere a pieno, consapevoli che è un servizio temporaneo, impegnando tutte le energie per studiare, approfondire, fare proposte e, sopratutto, trovare soluzioni.

Sono convinto che tra le priorità ci sia quella di far intravvedere ai sardi una prospettiva di futuro, gestendo tutti i problemi di oggi, pur nelle difficoltà e nelle contraddizioni di questo tempo, ma iniziando a tracciare una strada che magari non porta a un traguardo immediato, e nel percorrere questa strada non si può che partire da lavoro e dall’istruzione. L’istruzione è la dote più grande che possiamo lasciare alle nuove generazioni, per consentire ai giovani di equipaggiarsi per il futuro, per acquisire conoscenze e sperimentare i propri talenti, ed essere competitivi anche con i loro coetanei di altri paesi. È l’unico modo per cercare di creare nuove prospettive lavorative. Significa investire nella scuola e nell’università, scommettendo sul talento e sull’originalità dei nostri giovani.
Impegnarsi per il lavoro significa creare un contesto favorevole alle attività produttive, salvaguardando il tessuto economico esistente di medie e piccole imprese e orientare e supportare la creazione di impresa: snellire la burocrazia, ridurre la pressione fiscale e favorire l’accesso al credito diventa prioritario.

Occorre creare un sistema di accompagnamento all’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro con una rivisitazione dell’organizzazione dei centri dei servizi per il lavoro e prevedendo piani di azione personalizzati per orientare ciascuna persona alla ricerca di occupazione o alla creazione di impresa: un vero e proprio orientamento in un percorso di accompagnamento e di armonizzazione delle professionalità delle persone con le esigenze delle imprese che cercano professionalità.
Tutti questi aspetti sono contenuti in una prima proposta di legge che presenterò in consiglio regionale. Le elezioni si possono vincere, ma poi si deve governare e sapere cosa fare, rimanendo fedeli al patto con gli elettori sancito dagli impegni programmatici, etici e di metodo.

L’impegno continua, ma per fare in modo che continui in consiglio regionale occorre far appello nei prossimi giorni a tutte le nostre energie, tenere alta la guardia, confermare la disponibilità al voto delle persone che abbiamo contattato e cercare ancora nuovi indecisi. È importante farlo in questi giorni, tutto quello che possiamo fare lo dobbiamo fare entro domenica, poi non ci sarà più tempo. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto e state facendo in questa campagna elettorale, vi chiedo con entusiasmo di continuare a farlo nei prossimi giorni e poi attendiamo fiduciosi l’esito delle urne. L’impegno continua!
 

 


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