Alghero, da novembre 800 bambini senza pediatra

Una delle tre pediatre di libera scelta, infatti, andrà in pensione e nel bando annuale pubblicato dalla Regione Sardegna non risulta, tra le 12 sedi, quella del comune di Alghero.

Lo denunciano il consigliere regionale dei Progressisti Antonio Piu e Raimondo Cacciotto, vice presidente del Consiglio comunale di Alghero.

ALGHERO - «Tra pochi giorni molti bambini algheresi rischiano di restare privi dell’assistenza del medico pediatra – denuncia Antonio Piu, consigliere regionale dei Progressisti - a fine mese andrà in pensione una delle tre specialiste del territorio. Nel bando annuale pubblicato dalla Regione ad ottobre 2022 non risulta, tra le 12 sedi messe a bando, quella del comune di Alghero e non risulta avviata da parte della Asl numero 1 neanche una procedura per un incarico provvisorio. Mi chiedo come sia possibile da parte della Regione e delle Asl non riuscire a costruire un percorso più fluido per la sostituzione dei pediatri di libera scelta – si interroga il consigliere - prevedendo un’alternanza sistemica che tenga conto in tempo dei pensionamenti e delle eventuali carenze».

«Nel caso specifico di Alghero, inoltre le altre due pediatre hanno già raggiunto il massimale di assistiti – evidenzia Raimondo Cacciotto, vice presidente del Consiglio comunale di Alghero (nella foto) - escludendo così anche l’opzione che possano assorbire gli 812 che resteranno scoperti dell’assistenza pediatrica a partire dalla prossima settimana». «La Asl di competenza avrebbe dovuto riferire nei tempi, su richiesta della Regione, le uscite programmate dei pediatri per l’anno 2022 così da poterle inserire o nel bando ordinario o in quello straordinario. Cosa si sia inceppato in questo meccanismo non si sa».

Sarebbe grave – prosegue Piu - se si aggiungesse alle carenze di assistenza già in essere, come ad esempio quella nelle scuole per i bambini Dsa o con disabilità che si è registrata in questo inizio di anno scolastico, anche quella essenziale dell’assistenza pediatrica. Per questo vorrei sollecitare sia la Regione che la Asl numero 1 affinchè provvedano con urgenza al ripristino di un servizio sanitario basilare. «Al momento non si conosce come la Regione e le Asl abbiano intenzione di affrontare quella che dal primo novembre sarà un’emergenza per molti genitori che non sapranno a chi rivolgersi per l’assistenza medica dei loro figli e, considerato – conclude il consigliere - che si va verso la stagione invernale con le conseguenti patologie di stagione, ritengo non si debba perdere neanche un minuto per risolvere tale situazione».

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