Ancora una volta scena muta

 Ancora una volta scena muta. Il sindaco non risponde all’importante interrogazione protocollata dai consiglieri comunali dei gruppi Futuro Comune, Per Alghero, Partito Democratico, Sinistra in Comune ormai lo scorso 22 ottobre.

Chiedevamo di informare in maniera puntuale e circostanziata sui dati dei contagi e sull’andamento epidemiologico nella città di Alghero;  in che misura la polizia locale sia stata impegnata da marzo fino ad oggi per verificare il rispetto delle disposizioni legislative di distanziamento, di divieto di assembramento, di obbligo di utilizzo delle mascherine e quanti controlli siano stati fatti, quante sanzioni, distinte per tipologie di comportamenti, siano state notificate dalla polizia locale per il mancato rispetto delle norme finalizzate al contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Si chiedeva, inoltre, di sapere se, al fine di tutelare e salvaguardare la salute pubblica, in ossequio alle disposizioni dell'ultimo DPCM, avesse provveduto alla ricognizione degli spazi urbani nei quali, per comportamenti consuetudinari, possa ritenersi più elevato il rischio di assembramenti e, quindi, di propagazione del contagio.

Ebbene ancora una volta nessuna risposta o meglio anche il silenzio di circostanza dice due cose importanti: conferma che il sindaco non ha alcun rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali e soprattutto che preferisce trincerare dietro il silenzio la sua incapacità a gestire il momento storico che stiamo affrontando.

I numeri non tornano: dall’oscillamento dei dati forniti sporadicamente dal sindaco, dalla difformità degli stessi rispetto al trend che i sindaci di altri comuni riescono a ricostruire, dai dati in possesso dei dirigenti scolastici, dalle notizie di nuovi contagi o isolamenti fiduciari che in alcuni casi hanno coinvolto direttamente l’amministrazione comunale (basti pensare al CRA, In House, personale comunale stesso) e dei quali si è appreso dalla stampa, dalla crescente richiesta di tamponi e test sierologici presso i laboratori privati.

Ricordiamo che il Sindaco è il garante della salute pubblica della sua comunità e se non avere idea dell’evoluzione dei contagi in città è grave, non far niente per ricostruire un tracciamento attendibile e mettere in campo misure adeguate per contenere la diffusione del virus è quanto meno irresponsabile.

Continueremo ad esercitare il nostro ruolo con rigore. Chiederemo formale convocazione della  Commissione consiliare competente con audizione del sindaco al fine di ottenere risposta agli importanti quesiti posti nell’interrogazione, depositeremo un’opportuna mozione consiliare e a questo punto valutiamo attentamente l’opportunità di proporre una commissione d’indagine.



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