Da aprile spiagge pulite ad Alghero

Spiagge della Riviera del corallo pulite e pienamente fruibili entro il mese di aprile. E' l'obbiettivo concordato tra operatori balneari, amministrazione comunale, ufficio ambiente e Alghero in house, a cui è affidata la direzione delle attività di pulizia degli arenili lungo tutta la stagione balneare, in occasione della riunione operativa svoltasi nella giornata di mercoledì presso la sala conferenze della Fondazione Meta. 
Presenti, oltre ai vertici in house, numerosi titolari di concessioni demaniali, l'assessore all'Ambiente Raimondo Cacciotto e il dirigente di settore, Francesca Caria. Pulizia dell'arenile, raccolta dei rifiuti e posizionamento degli appositi cestini, quest'anno verranno estesi alla spiaggetta urbana de Las Tronas, andando ad interessare tutta la costa compresa tra il Lido San Giovanni fino alle Bombarde, Lazzaretto e il litorale di Mugoni. La raccolta meccanizzata delle alghe interesserà invece tutte le spiagge dal Lido a Fertilia compresa Punta Negra, coniugando l’esigenza di tutela dell’arenile con quelle di fruibilità delle spiagge. Intervento che ricalcherà l'ottimo lavoro svolto lo scorso anno, grazie anche all'azione sinergica svolta con gli stessi operatori. In questo senso vanno inquadrate tutte le operazioni programmate dall'amministrazione comunale non solo nella definizione del programma di pulizia degli arenili in vista della stagione balneare, ma anche e soprattutto nelle azioni di tutela che si sono concretizzate nella posa in opera invernale di circa due chilometri di cannicciati a contrasto dell'erosione eolica. "Si tratta di una programmazione dei lavori di pulizia che tiene conto delle condizioni sito-specifiche dell'arenile in cui si interviene" sottolinea l'assessore all'Ambiente, che annuncia la candidatura a due specifici progetti europei. 
"Il primo finalizzato alla ottimizzazione della gestione della posidonia spiaggiata - precisa Raimondo Cacciotto - il secondo indirizzato alla mitigazione dell'erosione costiera con l'obbiettivo di migliorare la capacità di prevenire e gestire i rischi specifici derivanti dal cambiamento climatico e dall'intensificazione degli eventi estremi e i conseguenti effetti sui litorali e sulle dune".

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