Il Consiglio approva il bilancio di previsione

Nei giorni di mercoledì 12 e giovedì 13 settembre in Consiglio Comunale abbiamo discusso e approvato il bilancio di previsione del 2012. Due sedute lunghe, per certi versi estenuanti, con votazione e approvazione del provvedimento alle 04,30 del mattino!

Due sedute di cui fare preziosa esperienza, visto il repentino mutare delle condizioni in aula che ha consentito di concentrare in due sole sedute una variegata serie di casistiche legate al regolamento consiliare, alla verifica del numero legale, alle richieste di sospensione, ai tecnicismi d’aula. Anche gli interventi sono stati quanto mai vari nei contenuti e nei toni.

Un “corso accelerato”, insomma, che arricchirà il bagaglio esperienziale di una maggioranza volenterosa che non si tira indietro rispetto alle responsabilità assunte. E se qualche volta la dialettica interna porta ad allungare i tempi delle decisioni da assumere è semplicemente perché questa coalizione è composta da persone che discutono, si confrontano, dibattono, garantendo i più basilari principi democratici.

L’opposizione fa la sua parte, tentando di mettere in difficoltà la maggioranza. Ci sta, fa parte delle dinamiche politiche. Però non condivido, anzi, li deploro, i ripetuti richiami di alcuni esponenti del PDL alla gestione dell’aula da parte della Presidente del Consiglio che, obiettivamente, sta guidando molto bene i lavori, garantendo a tutti gli opportuni spazi di intervento, nel rispetto ossequioso delle norme e concordando di continuo in conferenza di capigruppo la gestione dei tempi e dei ritmi delle sedute. E se queste non coincidono con le prassi consolidate nel tempo a cui spesso si richiama l’opposizione, non è certo un problema della Presidente. 
 
Vorrei chiudere questo post descrivendo un simpatico episodio accaduto alle 05,00 del mattino, quando, lasciata l’aula di via Columbano, con il Sindaco ci dirigevamo verso le rispettive autovetture. Sentiamo una voce: “quello è il Sindaco!”. Ci giriamo e d’altra parte della strada un gruppetto di giovanissimi ci fissa e confabula nuovamente: “quello è il Sindaco!”. Il più intraprendente si fa avanti esclamando: “e allora ci presentiamo!”. Con Stefano torniamo indietro e ci avviciniamo a questi ragazzi, con cui chiacchieriamo per qualche minuto. Tra chi ricorda il problema dell’acqua a Caragol, chi racconta la sua esperienza lavorativa e i progetti di trasferirsi a Londra nella stagione invernale, inseriamo il nostro invito a seguire e a interessarsi della vita amministrativa della città, a informarsi sulle scelte e sulle opportunità. Nel salutarci ci rivolgono una raccomandazione chiara, con la semplicità e la naturalezza di cui sono capaci i giovani della loro età: “Lubrà, fate qualcosa per i giovani”. 
 
Al termine di una giornata intensa e faticosa, credo che non ci potesse essere finale migliore! Un simpatico episodio che ci richiama ulteriormente alle responsabilità cui siamo chiamati, ai principi che orientano il cammino di questa coalizione, per dare risposte serie e concrete alle attese e alle speranze che questa Amministrazione ha suscitato in campagna elettorale e che continua a generare ancora oggi.
Di seguito inserisco il video della seduta di mercoledì e il testo del mio intervento di giovedì.




Grazie Presidente.
Intervengo nel dibattito per condividere, seppur brevemente, alcune considerazioni in merito alla relazione di ieri e sugli emendamenti presentati oggi.
Credo sia sotto gli occhi di tutti il fatto che il processo di definizione di questo schema di bilancio così come delle relazioni previsionali e programmatiche si colloca in un periodo particolarmente delicato dal punto di vista socio-economico per il Paese e per la nostra Sardegna, ma soprattutto in un momento in cui i  riferimenti legislativi di finanza pubblica, come ci ricordava puntualmente ieri l’Assessore Scanu, sono in continuo divenire e ancora potrebbero nel prossimo futuro generare ulteriori novità e ulteriori interventi di carattere finanziario. È proprio per questo quadro in continua evoluzione che ci troviamo oggi a discutere del bilancio di previsione 2012, in un periodo dell’anno in cui forse sarebbe più consono iniziare a pensare il bilancio previsionale dell’anno seguente.
Dico questo perché il quadro di finanza pubblica evidenzia come siano sempre in aumento i vincoli e gli indirizzi determinati da altri livelli di governo e che però incidono sulla gestione del nostro comune, sulle scelte e gli indirizzi che un’amministrazione comunale ha il dovere e la responsabilità di proporre.
Sento, quindi, di esprimere un sentito apprezzamento e ringraziamento, così come ha fatto il Consigliere Serra prima, a tutto il personale degli uffici finanziari e all’assessore Scanu che, fin dal giorno della sua nomina si è adoperata per portare a compimento questo bilancio in previsione di quella che era la scadenza in quel momento cioè il 31 agosto.
Predisporre un bilancio, come sapete bene e anche meglio di me vista l’esperienza maturata negli anni passati, è un lavoro lungo e complesso che, a partire dai progetti e programmi della Giunta comunale, del Sindaco e della maggioranza che lo sostiene, recepisce  le istanze che provengono da un territorio per provare a dare risposte e servizi con iniziative concrete.
Uno schema di bilancio predisposto per lo più nella gestione commissariale della nostra città non può certamente essere il bilancio che tutti avremmo voluto, non ha certamente quelle caratteristiche, quell’anima, che avremmo voluto avesse.
Ma sicuramente ci sarà modo già da domani, nei prossimi giorni, di pensare a come dare risposte a quelle che sono state le indicazioni che abbiamo espresso in campagna elettorale.
Non ha neanche quel carattere di bilancio partecipato a cui faceva riferimento giustamente ieri il Consigliere Di Stefano, che sono sicuro conosce bene, così come tutto il M5S, perché ne fanno un cavallo di battaglia. Però lo conosciamo bene anche noi e sa che richiede dei tempi per mettere in cantiere tutta una serie di processi di partecipazione della cittadinanza alle scelte che una amministrazione vuole proporre e che vuole condividere. Certamente questo non si poteva fare nei pochi mesi che avevamo a disposizione, ma lo si farà a partire dal prossimo esercizio finanziario.
Tuttavia già nelle trame di questo bilancio è possibile trovare delle connotazioni precise di questa maggioranza a iniziare dall’emendamento che abbiamo proposto che va a risolvere una questione urgente, impellente, ovvero quella del rincaro dei buoni mensa, tema che è già stato oggetto di discussione nei mesi pregressi a cavallo degli anni 2011-2012 e che poi ha preso in carico il commissario, Ing. Casula.
Vorrei brevemente soffermarmi su alcune questioni che riguardano gli emendamenti presentati, fermo restando che c’è un parere tecnico espresso dagli uffici e quindi cercherò di fare delle osservazioni più di carattere politico, se vogliamo, tenendo presente appunto questi riferimenti che già ci sono arrivati.

In particolare vorrei dire qualcosa sul primo emendamento che ha presentato il Consigliere Pais (per il gruppo PDL).
Facevo riferimento prima alla crisi economica per dire che non è iniziata oggi, come ci ha ricordato poc'anzi il Consigliere Serra, e alcune proposte di questo tipo potevano essere fatte anche qualche anno fa. Dico questo consapevole della sua (il rif. è al consigliere Pais che ha illustrato l’emendamento) buona fede nel fare questa proposta, però credo che occorra distinguere gli argomenti, non metterli in relazione per dare dignità a quello che è un problema serio, quello del rincaro dei buoni mensa, ma anche la giusta dignità al ruolo istituzionale che ricopriamo, e che ha richiamato anche lei che ben sa qual è il carico di lavoro che spetta tanto ad un assessore quanto a un consigliere comunale.
Credo quindi che questi due argomenti non debbano essere messi in relazione perché altrimenti sembra che i consiglieri comunali e gli assessori siano dei privilegiati tali per cui si possono anche permettere di fare un gesto di carità nei confronti di chi ne ha più bisogno.
Io credo che l’unico privilegio che abbiamo ricevuto, con mandato elettorale, sia quello di servire la nostra città, di fare il bene dei nostri concittadini e del nostro territorio.
Quindi offro la massima disponibilità anche a parlare di questo argomento, ma in una sede separata, salvaguardando la riflessione  da un carattere di demagogia e di populismo con il quale potrebbe essere interpretato il suo emendamento, che non avrebbe invece nel momento in cui fosse dedicato un apposito spazio di riflessione su questo argomento, fermo restando che, come è stato puntualmente ricordato, anche da lei (il rif. è al consigliere Pais che ha illustrato l’emendamento) non è tanto il discorso dell’avere o meno un giusto ed equo riconoscimento per il ruolo di assessore e di consigliere comunale, quanto piuttosto mettere in relazione questo principio di equità con il senso del dovere e di responsabilità con il quale occorre svolgere il proprio mandato. Su questo credo potremmo convergere tranquillamente e per questi motivi ritengo non sia opportuno votare a favore di questo emendamento ed eventualmente provare a chiederci insieme se sono congrui o meno le indennità e i gettoni di presenza che attualmente sono previsti.

Il cambiamento del quale abbiamo parlato in campagna elettorale va proprio in questa direzione, nel senso di sapere amministrare bene, pensando al bene di tutti, facendo scelte oculate, riducendo gli sprechi e non certo mortificando il ruolo di una giunta e di un consiglio associando questo argomento a delle questioni che possono  invece trovare altre soluzioni come quella che abbiamo pensato con l’emendamento che abbiamo proposto.


Un’altra riflessione volevo farla sul emendamento n° 8 quello che riguarda il completamento edilizio Santa Chiara – Realizzazione lotto di completamento”, riallacciandomi a quanto diceva la consigliera Accardo, per un importo pari a € 1.500.000,00, da destinare piuttosto a opere di manutenzione straordinaria e decoro urbano nelle borgate di Guardia Grande e S. M. La Palma, quartiere sant’Agostino e Carmine.
Penso che questo l’emendamento non vada nella direzione che io avrei eventualmente prospettato, ovvero penso che sia più opportuno completare il progetto del complesso di Santa Chiara opera che potrebbe dare, così come è nella progettualità di fondo, delle risposte importanti alla nostra città mettendo a disposizione degli spazi per i quali è già stato investito tanto denaro, piuttosto che distogliere una parte delle risorse per destinarli a degli interventi che, probabilmente, non sarebbero neanche risolutivi delle situazioni proposte nei singoli interventi che sono proposti nell’emendamento.
Voglio ricordare che le Borgate non sono certo dimenticate dall’azione amministrativa e nel programma di questa maggioranza, tanto è vero che una delle prime iniziative dell’assessorato guidato dal dott. Canu è stata quella di partecipare a un bando regionale per il reperimento di risorse che non solo vanno nella direzione di realizzare degli alloggi comunali di edilizia residenziale pubblica a canone moderato da realizzare a Santa Maria La Palma, ma, ed è qui l’intervento più importante per il quale è stata pensata la partecipazione a questo bando, prevede la riqualificazione della parte storica della borgata con un importante programma dedicato alla salvaguardia e rinnovamento del nucleo centrale della borgata con la riqualificazione della piazza, degli edifici che ne fanno parte, la creazione di spazi verdi e di servizi. 
È per questo motivo che non ritengo corretto formulare un emendamento che invece vada a dividere quei soldi che invece sono destinati al completamento del complesso edilizio Santa Chiara.


Ancora qualcosa, invece, su un altro emendamento, il n° 25, che riguardava la regolazione delle percentuali delle tariffe IMU
Abbiamo dichiarato in campagna elettorale di voler alleggerire quanto più possibile l’effetto IMU sui cittadini algheresi.
Su questo impegno ci dovremo concentrare da subito, un momento dopo l’approvazione di questo bilancio. E dovremo farlo nonostante il momento attuale non sia proprio favorevole, ad assumere decisioni di questo tipo. Però lo abbiamo detto e abbiamo il dovere e la responsabilità di pensare soluzioni che vadano in questa direzione, non solo per la prima casa e le abitazioni in generale, ma anche abbiamo detto per quanto riguarda le attività produttive, così come per gli edifici adibiti a ricovero di attrezzi e macchinari per l'agricoltura ad uso strumentale.

Occorre fare lo sforzo di bilanciare quello che è il rigore finanziario, al quale giustamente ci ha richiamato l’Assessore Scanu, e la necessità di non gravare sempre e solo quelli che pagano sempre.
Pur condividendo nelle intenzioni questo emendamento, credo sia opportuno procedere all’approvazione immediata di questo bilancio per procedere poi, in seguito, a trovare una soluzione anche condivisa, con il contributo anche che credo non farà mancare il Consigliere Pais, vista anche la sua esperienza, per procedere a individuare una soluzione che intervenga opportunamente sulla materia.

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