SANITA': GLI ATTI AZIENDALI IN CONSIGLIO COMUNALE

 CONSIGLIO COMUNALE

Anche ieri maggioranza senza numero legale. Come opposizione di centrosinistra abbiamo chiesto che si tenesse ugualmente la seduta consiliare convocata per discutere gli atti aziendali, al fine di convergere su un progetto unitario di sanità del territorio algherese. Subito una proposta alla ASL, alla AOU e alla Regione che esprima da parte del Consiglio Comunale la volontà del territorio. Diversamente subiremo ancora una volta scelte calate dall'alto, confusione e ridimensionamento dei servizi. 

Ho ribadito la necessità di coltivare l'aspirazione di un nuovo moderno ed efficiente ospedale. Non accettiamo condizioni al ribasso.  Chiederlo con forza ci garantisce almeno una possibilità che questa ipotesi possa essere contemplata. Se già in partenza rinunciamo a chiederlo sicuramente nessuno, tra coloro che devono decidere, ci penserà. Credo, sia per altro, un errore prevederne la collocazione a Mamuntanas e colgo l'occasione per esprimere la mia ferma contrarietà a tale ipotesi presa in considerazione dall'Amministrazione comunale. 

Al contempo pretendiamo tutte quelle specializzazioni e l'organizzazione che ci consentano di essere DEA di I livello e soprattutto é urgente far funzionare bene e subito gli ospedali attuali, mettere in condizioni il personale sanitario di svolgere al meglio il proprio lavoro, garantire livelli efficienti di assistenza e smaltire le liste d'attesa.

Il Consiglio si è concluso con l'intenzione di convocare le commissioni consiliari dei Comuni del distretto sanitario e sede di Ospedali, come peraltro avevamo chiesto nella seduta del 21 gennaio scorso (!) in previsione del contributo che gli Enti locali possono esprimere nella conferenza sanitaria e socio sanitaria. Il Consiglio comunale verrà, inoltre, convocato anche nelle sue articolazioni consiliari, al fine di esaminare l'atto aziendale in fase di aggiornamento da parte della ASL.


Di seguito il mio intervento nel corso del dibattito

"grazie Presidente. Sono convinto che abbiamo fatto bene ad aprire il dibattito nonostante la comunicazione iniziale del Sindaco rispetto al superamento degli atti all'ordine del giorno (ritirati e da riaggiornare).

Vede consigliere Mulas, mi riallaccio ad un paradosso che lei ha citato rispetto alla mobilitazione in difesa della sede della Misericordia. Il parodosso non è questa mobilitazione quanto piuttosto il fatto che in questa città si metta in discussione anche la sede di una benemerita associazione di volontariato, verso la quale dovrebbe esserci piuttosto il massimo sostegno. Figurarsi quanta necessità c'è di tutelare il diritto alla salute costantemente messo in discussione da scriteriate scelte riorganizzative.

ll ritiro da parte della azienda sanitaria locale di Sassari della proposta di atto aziendale conferma i nostri timori e le nostre osservazioni espresse subito dopo la lettura del documento. Era irricevibile. A essere magnanimi poteva essere definito un libro dei sogni, ma tale sarebbe stato se fosse stato possibile scorgere quanto meno una visione finalizzata a garantire il diffuso diritto alla salute.

Dobbiamo, ora, evitare che l'aggiornamento del documento, porti nuovamente ad un grande calderone di cose, magari irrealizzabili per mancanza di personale medico ed infermieristico. Tenendo saldo l'obbiettivo sulle esigenze dei pazienti credo occorra ribaltare la prospettiva. 

Si parta prima dall'analisi dei numeri dei professionisti sanitari coinvolti nei diversi settori assistenziali e si arrivi a definire il pià opportuno modello organizzativo per garantire elevati standard di cura e assistenza.

Piuttosto che prevedere un indiscriminato aumento di strutture complesse e dipartimenti, con conseguente moltiplicazioni di posti e costi, si ribalti la prospettiva.

Partendo dal presupposto che vogliamo tutti una sanità a misura di persona, un efficientamento dei servizi, nell'atto aziendale deve trovare riscontro un progetto di sanità ad Alghero reale, concreto e che abbia davvero possibilità di attuazione. Questo non c'era nella bozza arrivata all'attenzione del consiglio comunale.

Concentriamoci pertanto su tre aspetti: 

1) coltiviamo l'aspirazione di un nuovo moderno ed efficiente ospedale. Non accettiamo condizioni al ribasso.  Chiederlo con forza ci garantisce almeno una possibilità che questa ipotesi possa essere contempleta. Se già in partenza rinunciamo a chiederlo sicuramente nessuno, tra coloro che devono decidere, ci penserà. 

Credo, sia per altro, un errore prevederne la collocazione a Mamuntanas e colgo l'occasione per esprimere la mia ferma contrarietà a tale ipotesi. Una scelta di questo tipo, a mio modo di vedere, sarebbe la pietra tombale sull'ipotesi di nuovo ospedale ad Alghero. Oltre ai costi di infrastrutturazione dell'area, risulterebbe troppo vicino a Sassari e non vedo motivi per i quali la Regione possa a quel punto consentire la realizzazione di un nuovo ospedale quando a dieci minuti di strada ci sarebbe il polo sassarese. 

2) Al contempo pretendiamo tutte quelle specializzazioni e l'organizzazione che ci consentano di essere DEA di I livello.

3) é urgente, allo stesso tempo, far funzionare bene e subito gli ospedali attuali, mettere in condizioni il personale sanitario di svolgere al meglio il proprio lavoro, garantire livelli efficienti di assistenza e smaltire le liste d'attesa.

Il 21 gennaio scorso, Presidente, avevamo deliberato, nel corso di un consiglio comunale aperto, di riunire le commissioni consiliari dei comuni di Alghero, Ittiri, Thiesi e Ozieri. Non è stato fatto e credo opportuno che lo si faccia quanto prima in previsione anche del ruolo e del coinvolgimento degli enti locali nella conferenza sanitaria e socio sanitaria del territorio. 

Prima di concludere voglio rammentare al Sindaco, quanto, avevo già segnalato un mese fa nel corso del precedente Consiglio Comunale e che è strettamente collegato con il diritto alla salute. Ad Alghero, con il pensionamento di una pediatra, sono rimasti solo due professionisti per una popolazione che necessità di un maggior numero di pediatri. Temporaneamente i bambini tra i 0 e i 6 anni, in capo alla pediatra andata in pensione, sono stati ripartiti fra le due professioniste rimaste e fino al prossimo 2 maggio. La Asl territoriale ha fatto, seppur in ritardo, quanto di propria competenza con l'espletamento del bando di gara per una assegnazione provvisoria della sede vacante che, come era facilmente prevedibile, è andato deserto. Ora è fondamentale che lei dia la sveglia in regione e l'assessorato, individuato il distretto di Alghero come carente, provveda ad una selezione per l'assegnazione definitiva della sede. Solo così si risolve il problema che non è solo per bambini dai 0 e i 6 anni, ma anche per gli altri bambini prima affidati alla pediatra andata in pensione e che dovranno far riferimento ad un medico di base, ma anche per gli stessi medici di base che devono fare sforzi notevoli per garantire l'assistenza ad un alto numero di utenti e ai quali recentemente era già stato innalzato il massimale.

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