CONTRATTO DI SERVIZI PER LA SOCIETà ALGHERO IN HOUSE: GRAVE E INCOMPRENSIBILE RITARDO

Le preoccupazioni già espresse qualche mese fa nella mozione depositata all'attenzione del consiglio e non ancora discussa, sono di stretta attualità ancora oggi. Già allora avevamo espresso preoccupazione per il lassismo dell'amministrazione e chiedevamo di conoscere le reali intenzioni sul futuro della società In House. 

La gestione del sistema manutentivo in città e il futuro della società In House e di tutti i suoi dipendenti, così come la scelta da operare sulla durata del contratto e sui servizi da affidare alla partecipata comunale che sono proregative consiliari, avrebbero richiesto tempi congrui di discussione e argomentazione in commissione prima e in consiglio poi.

per la prima volta nel 2018 nel corso della consiliatura precedente si decise di sostenere la crescita della società con un contratto triennale, oggi verificato l'andamento di questi ultimi tre anni, sarebbe il tempo giusto per sostenere ulteriormente la società In House e la qualità dei servizi manutentivi in città 

Di seguito la traccia del mio intervento in discussione generale sullo schema di contratto per la società Alghero In House all'ordine del giorno della seduta dello scorso 6 luglio 2021.

Finalmente arriva in aula questa proposta di delibera. Ed era ora visto che il contratto è scaduto lo scorso 1 febbraio e non sono bastati neanche 5 mesi di proroga tecnica per predisporre il nuovo schema di contratto: avete colpevolmente atteso anche la scadenza dei termini di proroga per portare finalmente all’attenzione dell’aula la proposta di deliberazione.

E ci è voluta la sollecitazione dell’opposizione perché a qualcuno era anche passata per la mente l’idea di bypassare il consiglio, il che sarebbe stato un gravissimo pasticcio visto che il consiglio ha competenza specifica e sulla durata del contratto e sulla definizione dei servizi da affidare alla partecipata comunale. Sarebbe stato, come ho avuto modo di dire nel corso delle sedute precedenti, anche un grave errore politico privare l’aula di una discussione su un tema così importante. Ma meno male vi siete ravveduti.

Ma questo faticoso iter denota tutti i limiti già palesati nella capacità di programmazione e di visione politica di questo Sindaco e di questa amministrazione.

Nel 2018 per la prima volta l’amministrazione comunale ha innovato il contratto di servizi con la società in house dando una prospettiva di vita triennale a una società che all'inizio della consiliatura era invece a rischio chiusura, dando su una prospettiva in termini di programmazione e qualità al futuro delle manutenzioni in questa città. 

Dissi, allora, nel presentare la proposta di delibera all’aula, e lo ribadisco oggi che di una riorganizzazione seria e di una prospettiva futura per la società In House, indipendentemente dall’Amministrazione di turno, ne trarrà benefici la collettività tutta in termini di efficienza e qualità del servizio. 

Affrontare, pertanto, questo argomento oggi non è un mero atto amministrativo come qualcuno avrebbe voluto caratterizzarlo bypassando il consiglio, ma è e deve essere un lavoro importante, ambizioso, e doveroso per una Politica che persegue esclusivamente l’interesse collettivo.

Ed è per questo, sig. Sindaco, che sarebbe stato necessario predisporre per tempo gli atti e consentire alle commissioni competenti di lavorarci e magari avviare una riflessione comune. 

Ed è per questo che mi sarei aspettato più coraggio nelle scelte che, in parte, si intravedono sulle manutenzioni pur scarsamente innovativo (e poi ci torno), ma sono connotate dalla provvisorietà per quel che riguarda la sosta (dopo 2 anni e mezzo di consiliatura e di tempo per riflettere oggi si rimanda e si prende altro tempo scorporando questa parte del contratto dalle manutenzioni).

Mi chiedo se sussista davvero la congruità economica dell’affidamento e siano rispettati in toto, in particolare per il futuro, i motivi di efficienza, efficacia ed economicità che giustificano la proposta di affidamento nel suo complesso e quindi l’esistenza stessa di una In House comunale. Lo chiedo ai dirigenti e lo chiedo ai revisori.

Quel che voglio dire è che se la società In House deve esistere, e io credo di si, e se vogliamo preservarne il livello occupazionale e magari creare i presupposti per una crescita, è necessario basare il lavoro su una programmazione strutturale delle attività, aver chiaro l’ambito di competenza e allo stesso tempo pretendere un innalzamento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni attese. 

Prima questione, quindi, è quella della programmazione. 

Dopo un primo affidamento triennale dei servizi vi è stato tutto il tempo di verificare contenuti, obbiettivi e il livello di organizzazione ed efficienza raggiunto o meno.

Fatte le opportune valutazioni, ritengo che questo sarebbe stato il momento di scommettere su una durata più lunga dell’affidamento che consentisse alla società in house di pianificare con maggior serenità e prospettiva i propri servizi, l’eventuale piano assunzionale e lavorare  per efficientare la qualità degli stessi.

Nel precedente contratto vi erano degli obbiettivi ambiziosi, forse anche tanto, ma giustificati dal fatto che se l’ambizione è di investire sulla società In House e gli diamo una prospettiva pluriennale, allo stesso tempo chiediamo alla società di qualificarsi ulteriormente, di mettere a punto un programma di sviluppo, per esempio per quanto riguarda le certificazioni energetiche così come quelle degli impianti.  

Io credo che sia una parte sulla quale legittimamente avete fatto delle valutazioni, e tolto tutte le certificazioni relative alla prevenzione incendi e ai sistemi elevatori. Ad oggi In House non è in grado di certificare, ma è necessario chiedergli di mettersi nelle condizioni di acquisire l’abilitazione e in tempi preventivati e questa impostazione l’avete confermata, senza tuttavia apportare elementi di novità.

Io credo che se vogliamo investire sulla società IN House sia giusto chiederglielo ed era un passaggio fondamentale del precedente contratto perché introduceva un concetto spesso trascurato, sicuramente trascurato in passato anche in questa città, ogni qualvolta si è ceduto alla tentazione di tagliare nastri piuttosto che curare l’efficienza del patrimonio pubblico: ovvero quello di programmare le manutenzioni periodiche secondo la temporalità stabilita dalle Schede tecniche e nel Manuale di manutenzione delle opere edili. 

Nel corso della precedente consiliatura e così come avete dovuto fare anche voi nel corso di questa, dagli immobili comunali ad uso uffici, piuttosto che nelle scuole e nelle strutture sportive l’Amministrazione comunale ha dovuto destinare importanti risorse semplicemente per garantire condizioni di fruibilità in sicurezza, di adeguamento alle norme di prevenzioni incendi e certificazioni di impianti. È evidente che se nel tempo fosse stata programmata e attuata la manutenzione ordinaria, la situazione complessiva degli immobili comunali sarebbe decisamente migliore, e sarebbero stati necessari meno interventi di manutenzione straordinaria. 

Affidare una prospettiva di questo tipo alla società In House è ambizioso, ma ci aiuta ad abbandonare definitivamente la logica di inseguire le emergenze, a favore di un lavoro continuo. 

D’altro canto occorrerà prevedere un adeguato programma di manutenzione per quegli aspetti obbiettivi del precedente contratto che comunque, in attesa del concretizzarsi della previsione di certificazione da acquisire, si affidano esternamente e sui quali occorre essere estremamente puntuali per garantire la manutenzione complessiva e la fruizione in sicurezza degli immobili: impianti elevatori, impianti e presidi antincendio, ecc.


Seconda questione: livello di efficienza delle prestazioni. 

Avete deciso di rafforzare la gestione del verde e sono d’accordo, sono un sostenitore del fatto che la gestione dei prati, dei parchi, piuttosto che delle alberate richieda professionalità e continuità di servizio. Per altro è l’unica novità positiva di questo contratto, per il resto aderente al precedente e anzi peggiorativo in termini di ambizione per quanto ho già detto sulla gestione del patrimonio immobiliare del comune.

Ma laddove il lavoro affidato all’In House è semplicemente quello manutentivo, ovvero non sono ammissibili interventi straordinari per riqualificazione di spazi incolti piuttosto che di strutturazione e messa a dimora di nuovo verde strutturato, e questo nonostante le prospettive di acquisizione di personale qualificato, le risorse aggiuntive, trovate e necessarie, rischiano di essere destinate solo al pagamento di stipendi!

In termini di servizi aggiuntivi non si vedrà alcunché.

L’assessore ieri in commissione diceva che “siamo lontani dalla perfezione” e lo stato di incuria della città lo testimonia. E non può che essere così perché la gestione ordinaria del verde costa e nel corso dello stesso anno devi ripassare più volte nella stessa zona e ogni volta sembra che non abbia mai fatto niente. 

Ad oggi avete dimostrato efficienza solo sul verde strutturato, dove il personale è qualificato ed in grado di fare un bel lavoro. Siete fortemente deficiatari sulla pulizia e gli sfalci.

La sfida è lì, nel crescere. Sono d’accordo sul particolare, ovvero sull’estendere alcuni servizi che necessitano di manodopera specializzata, ma la città ha necessità di investire anche sulla strutturazione di nuove aree verdi per efficientare ed economicizzare la gestione dei servizi e se non lo può fare con In House lo deve fare con affidamenti esterni e poi acquisire alla gestione ordinaria della partecipata, diversamente le risorse aggiuntive serviranno solo a giustificare stipendi nel medio lungo periodo e non certo a giustificare i presupposti di efficienza, efficacia ed economicità che giustificano la proposta di affidamento nel suo complesso.

Avere personale qualificato, ma non poterlo impiegare per lavori che saprebbe fare per acquisire nuove aree di verde strutturato da manuntenere è un controsenso. 

Un lavoro di programmazione ponderato ci consente di pianificare in maniera più efficace gli interventi sul verde piuttosto che di riparazione delle buche stradali e una prospettiva di durata maggiore consentirebbe certamente più efficacia e di ammortizzare il costo negli anni magari comprare attrezzature e macchinari necessari all’espletamento del lavoro.

Mi auguro che questo schema di contratto al ribasso rispetto al precedente non faccia tirare i remi in barca rispetto agli obblighi di controllo da parte del Comune, e agli obblighi di programmazione e di risposta da parte della società In House. 

Un ultimo passaggio lo voglio fare sull’attualità: 

- Avete sottoscritto, a detta dell’assessore, un accordo quadro con i sindacati per sforare il tetto di spesa e i limiti all’assunzione del personale interinale da destinare  ai servizi aggiuntivi. Credo che questa situazione non sia sostenibile a lungo perché drena importanti risorse al budget messo a disposizione della società In House che rischia davvero di esaurirsi per la gran parte in stipendi piuttosto che anche in investimenti a favore dei servizi erogati ed è una forma contrattuale che non da garanzie di stabilità a un lavoratore.

Qui si potrebbe anche aprire un’altra riflessione che evidentemente non può esaurirsi in questi pochi minuti, mi piacerebbe approfondirla insieme e la accenno soltanto: ammesso e non concesso che è necessario dare continuità al lavoro di manutenzione del verde in città, mi chiedo che compiti avrà il residuale personale del servizio manutenzioni del comune di Alghero posto che non potranno svolgere mansioni in capo alla società In House. Lo dico senza polemica, ma per rifletterci insieme, oggi e nel prossimo futuro nell’interesse della comunità e di tutti i lavoratori, siano dipendenti della società in house piuttosto che del comune di Alghero, interinali piuttosto che contratti a tempo indeterminato. 

- avete atteso la proroga del contratto servizi ed è evidente, e lo ha confermato anche il dirigente ieri in commissione, che fino alla firma del nuovo contratto la società In House non può svolgere servizi per conto del Comune e se lo dovesse fare le fatture relative a questo periodo di vacatio non potrebbero essere liquidate dal dirigente competente. Avete creato un grosso pasticcio e un problema gestionale ai dirigenti e alla dirigenza della società In House. Mi auguro che qualunque soluzione scegliate di adottare sia conforme alle norme e non vi siano forzature di alcun tipo.


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