4 corsie: a rischio i fondi per il completamento dell'Alghero-Sassari

Lo scorso 4 settembre il Consiglio comunale si è riunito per discutere la proposta di delibera presentata da 4 gruppi di opposizione sul tema della 4 corsie. C'è il rischio concreto di perdere le risorse e conseguentemente di non vedere completata la strada.
Di fronte a questo scenario avevamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto, ma la maggioranza ha preferito convocare una seduta ordinaria.

foto di Alessandro Spissu
Alla fine della discussione abbiamo approvato all'unanimità la proposta di deliberazione integrata e modificata con alcuni emendamenti presentati dalla maggioranza e che impegna il sindaco a riferire in Consiglio sullo stato di attuazione delle iniziative riportate in premessa e a promuovere un confronto fattivo col Governo che coinvolga il Governatore e gli Assessori di competenza regionale, i Sindaci della Rete Metropolitana, i Sindaci dei Comuni interessati e il Consiglio Comunale nella persona del suo Presidente.

Ritirato, invece, un emendamento presentato dalla maggioranza e palesemente provocatorio, come ho provato a spiegare in aula.

Di seguito la traccia del mio intervento in aula nel corso della discussione generale.

Grazie Presidente.
Avevamo chiesto un consiglio comunale aperto per affrontare un tema importante per la comunità, ci ritroviamo in un consiglio comunale ordinario. Va bene, ma c’è da correre per scongiurare la perdita delle risorse.
Sistematicamente ci ritroviamo a parlare in Consiglio di argomenti importanti per la comunità, evidentemente perché nel tempo non trovano risoluzione. È così per la 4 corsie, per l’aeroporto, per l’ospedale, insomma per servizi e infrastrutture importanti per il nostro territorio. E non è una questione politica: sbaglia chi vuole buttarla in caciara, perché ci sono passati tutti i governi nazionali e regionali e diverse amministrazioni locali e, talvolta nonostante atti concreti a cui poi non vi è stato seguito.
È un problema legato in parte ai tempi elefantiaci che occorrono in Italia per progettare, finanziare e realizzare un’infrastruttura importante e d’altro canto è un problema di rappresentatività del territorio, che già può contare su una ridotta presenza nell’assise regionale, in più quando la classe politica locale è divisa conta a mal appena fino a Rudas. La strada a quattro corsie la vogliono fermare a Mamuntanas, la forza del nostro territorio con una classe politica divisa non va oltre Rudas. Più si è uniti, pur nelle diverse espressioni e sensibilità, e più il territorio avrà possibilità di farsi sentire e vedere riconosciute le proprie istanze.

Anche il tema della 4 corsie va visto in quest’ottica. Mancano pochi chilometri al completamento di una strada la cui progettazione nasce negli anni ’80 prevedendo una strada a quattro corsie con spartitraffico centrale suddiviso in due tronchi, di cui il secondo articolato in 3 lotti a quattro corsie più il lotto 4 di collegamento all’aeroporto.
È importante ricordare questo a conferma del fatto che si tratta del completamento di una strada già progettata e in parte realizzata e non certo di un nuovo progetto.

Sbaglia chi prova a insinuare problemi legati al PPR. Infatti alla data di entrata in vigore del Piano Paesaggistico, nel 2006, la Valutazione di Impatto Ambientale Ministeriale della Sassari – Alghero, compreso il lotto 1, era già ampiamente conclusa. Pertanto, il lotto 1 non può essere considerato una “nuova strada”, ma costituisce il tronco finale di un’infrastruttura già programmata, progettata, autorizzata e in parte realizzata. E a rafforzare la posizione sempre espressa dal Comune di Alghero e dalla Regione, ieri con l’assessore Balzarini, oggi con l’Assessore Frongia e il parere del CIPE del 2016 non fanno alcun riferimento a un presunto contrasto con il Ppr. 
Ribadisco, ancora una volta, che la Regione ha sempre rappresentato con convinzione e determinazione la necessità di completare la SS 291 della Nurra, l'ammissibilità rispetto alla disciplina del Ppr e la compatibilità con la normativa paesaggistica del contesto territoriale di riferimento. Il PPR non è in alcun modo un ostacolo al completamento della strada. 

Il progetto ha, inoltre, già avuto anche il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Dico questo per collegarmi all’emendamento n° 4 presentato dalla maggioranza, emendamento che non condivido, ritengo sbagliato nei contenuti e invito pertanto i proponenti, con un surplus di riflessione, a ritirarlo. 
Nell’ultima e deliberativa seduta del Consiglio superiore dei lavori pubblici rappresentai l’Amministrazione comunale e in quella sede oltre a fugare dei dubbi espressi dai membri del consiglio circa la necessità di realizzare la rotatoria a ridosso della stazione ferroviaria che evidentemente costituirà il nuovo punto di accesso alla città oltre che assicurare la percorrenza della strada di Ungias, auspicai che questa strada non finisse per essere classificata come l’ennesima incompiuta di questo Paese, stretta tra le maglie della burocrazia, dei passaggi di carte da un ente all’altro e da un ministero all’altro.

Ora voi nell’emendamento indicate un estratto della relazione che il Comune inviò nel 2015 e relativa alla modifica esclusivamente dell’intersezione a racchetta (ricordo ben 21 mt sopra il livello del mare e 11 sopra il livello di campagna), attribuendole artatamente, come indicate in premessa, il significato di una bocciatura completa dell’intero progetto della strada. Ora questo è del tutto falso, l’emendamento assume forse un significato di provocazione politica, ma ritengo sia necessario ritirarlo al fine di addivenire ad una votazione condivisa della mozione.

Se oggi abbiamo speranza di non perdere il finanziamento sarà senz’altro grazie all’impegno profuso dall’amministrazione comunale, dalla regione ieri con l’assessore Balzarini e oggi con l’assessore Frongia, del contributo della deputata algherese dei 5S grazie al cui impegno è stata garantita ancora la proroga per la spendita delle risorse. Così come avevano fatto i governi PD nel recente passato, oltre ad aver finanziato l’opera. E mi rincuora che oggi ci sia un governo con la presenza del PD, che già in passato ha preso a cuore questa battaglia e se oggi c’è una speranza di non perdere le risorse è proprio per questo motivo: non certo per merito di chi, solo in campagna elettorale ha parlato di 4 corsie, o, successivamente per provare a prendersi meriti che non gli appartengono. 

La politica del papete prima o poi presenta il conto. Abbiamo avuto al governo una forza politica irresponsabile che è venuta anche ad Alghero in campagna elettorale a fare tante promesse di cui non ne ha mantenuto una. È successo per la 4 corsie, come ha riferito molto bene, il Consigliere Sartore nel suo intervento, lo ha fatto anche su altri temi di interesse regionale: penso alla pesca di cui abbiamo parlato nelle brevi segnalazioni a inizio seduta. Anche in questo caso le promesse elettorali sono rimaste tali.

Credo occorra una mobilitazione corale signor Sindaco di cui mi auguro lei si faccia interprete. Così è stato nel recente passato con una mobilitazione che ha coinvolto sindacati, parti sociali e tanti cittadini che hanno voluto sostenere questa battaglia. Hanno sottoscritto l’appello anche alcuni dei suoi assessori. C’erano tutti, meno l’opposizione consiliare di allora: è importante riscrivere il lessico del confronto, diversamente si continua ad alimentare un cortocircuito che mette alla prova la tenuta delle istituzioni democratiche di questo Paese, alimentando sfiducia e disorientamento. Noi non avremo questo atteggiamento, perché ci interessa il bene di questo territorio: è solo un’azione tempestiva e congiunta di comuni, Regione, senatori e deputati possono far concludere quest’opera di grande importanza per l’intera collettività.

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