Chiude il campo rom di Alghero, al via la bonifica

Chiude dopo decenni d'incuria uno dei simboli del degrado e dell'inciviltà della città. Una vergogna non più tollerabile. 
Le istituzioni del nostro Paese, troppo spesso, hanno cercato di dare risposte alle problematiche di inclusione sociale e socio-economica con semplici logiche emergenziali di rimozione del fenomeno attraverso campi sosta di transito ai margini dei centri urbani, che in breve si trasformano in residenze permanenti ghetizzanti o autosegreganti, trascurando un approccio sistemico e globale all’inclusione fondato sulla sinergia tra interventi in ambito lavorativo, abitativo, educativo e sanitario.

E anche ad Alghero negli anni si è scelto di non incidere, o per lo meno non si è stati in grado di intervenire per affrontare la questione Rom in maniera risoluta e risolutiva, perchè se così non è mi si deve dire cosa è stato fatto per evitare che il livello di inquinamento arrivasse ai dati attuali, quali politiche di integrazione sono state perseguite, cosa è stato fatto in termini di controllo. Così scrivevo in un precedente post dell’agosto 2013.

Oggi invece arriviamo a un risultato importante e la politica afferma con chiarezza un principio fondamentale: dentro un quadro di legalità, su ogni aspetto, i valori di accoglienza e solidarietà sono certamente da perseguire salvaguardando sempre e comunque la dignità di ogni persona.

Il Sindaco ha giustamente voluto ringraziare il Prefetto, tutti i settori del Comune, ad iniziare dai Servizi sociali, l'Asce Rom, il Centro d'Ascolto, le Forze dell'Ordine e la Polizia locale, per un primo importante risultato. Il progetto d'inclusione, realizzato grazie al finanziamento della Regione finalizzato e vincolato all'emergenza rom, proseguirà con un accompagnamento sul territorio delle famiglie. L'area sarà riconsegnata a Laore che entro breve inizierà le operazioni di bonifica.

La stessa forza ed energia scaturita dalla collaborazione degli enti e associazioni che ha portato allo sgombero dell'Arenosu, è riposta per superare l'emergenza abitativa che attanaglia la città. Numerose sono infatti le progettualità di edilizia residenziale pubblica in corso con Area: 10 alloggi a Sa Segada saranno consegnati entro la prima parte del 2015; conclusa la progettazione definitiva per 20 alloggi a Caragol, la cui consegna è prevista per il 2016; avviata la progettazione di altri 20 alloggi a Carrabuffas la cui consegna è ipotizzata già nel 2017; finanziamento Area di 3,6 milioni per ulteriori 28 alloggi la cui progettazione partirà entro i primi mesi del 2015.  


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